Suggerimento

Se hai ragione non hai bisogno di gridare.

T. de Chardin :
" Basta che la Verità appaia una sola volta, in una sola mente, perché nulla possa più impedire d'invadere tutto e d'incendiare tutto "

SAPERE AUDE ! ET SI OMNES EGO NON

mercoledì 31 agosto 2022

Da gregge a branco

Da gregge a branco


Il passaggio al bosco è una via difficile e irta di ostacoli,
perché presuppone di abbandonare la nave,
luogo sicuro ma privo di passioni e sussulti
in cui i singoli individui non sono più tali e vengono fagocitati dal Sistema,
divenendo massa informe, pensiero unico,
impossibilità di scalare i gradi dell'essere, di essere liberi.
Ma non basta dire NO per essere Ribelle,
non basta sganciarsi da burocrazia e statistiche,
bisogna sapersi distinguere nell'immenso gregge dell'umanità,
rendere visibile prima alla coscienza e poi al mondo
la propria libertà di individuo,
per incrinare le certezze del potere e insinuare il dubbio della ribellione nelle masse ...
[...]
... tra il grigio delle pecore si celano i lupi,
vale a dire quegli esseri che non hanno dimenticato che cos'è la libertà.
E non soltanto quei lupi sono forti in sé stessi,
c'é anche il rischio che, un brutto giorno, essi trasmettano le loro qualità alla massa
e che il gregge si trasformi in branco.

È questo l'incubo dei potenti.

- Junger -


Letto oggi
questo testo appare di una impressionante preveggenza
quasi un guanto di sfida gettato in nome di una libertà preziosa :
« la libertà di dire no »

Mantra - 1

 Mantra
- 1 -

Ho conosciuto gli uomini


Ho conosciuto l' amore degli uomini, ed era possessivo.
Ho conosciuto la loro amicizia, ed era sfruttamento.
Ho conosciuto il loro aiuto, ed era umiliazione.
Ho conosciuto la pietà degli uomini, ed era degnazione.
La loro protezione, ma aveva un secondo fine.
Ho conosciuto la giustizia degli uomini, ma era parziale.
La loro forza, ma era brutalità.
La loro onestà, ma era apparenza.
Ho conosciuto la fede degli uomini, ma era una prigione.
La loro filosofia, ed era cenere.
La loro scienza, ed era cecità.
Ho conosciuto la compagnia degli uomini, ma non mi riempiva.

Tutto questo ho conosciuto ed assaporato e, restandone turbato,
ho compreso di non essere morto a me stesso.

- DALI -


lunedì 29 agosto 2022

Suggerimento

Suggerimento

Fai attenzione a come pensi e a come parli


Nell’inferno dell’Età Oscura il libero pensatore rischia la pelle
esattamente come la rischiavano i disobbedienti dei secoli passati
né più né meno, nulla è cambiato.
. . .
Le esperienze altrui sono sempre degli ottimi spunti da cui partire
basta acquisirle sapendo che saremo soli sulla strada che riporta a casa.

Attualmente il Sacro è uscito dal nostro spazio percettivo
siamo in fondo nel Solstizio d’Inverno della Storia
nella fase più falsificata e menzognera in assoluto
dove il rapporto tra l’uomo e il suo mondo si è spezzato
ma per fortuna non siamo noi i creatori del congegno universale
e nel momento in cui tutti la daranno per morta la sacralità riemergerà dalle cose
in modo elementare e diretto, perché così deve essere.

“ Tutto l’impegno contenuto nella fondazione della Tecnica e della Scienza contemporanea
è consistito nel privare le opere umane di ogni significato, cioè di de-ritualizzarle.
Il significato è un’esigenza che limita l’efficienza
obbligando l’operatore a una quantità di adempimenti formali
che lo distraggono da perseguire direttamente e alla spiccia il punto di arrivo.
I grandi progressi realizzati dalla tecnica
sono stati semplicemente il risultato dell’abolizione dalle operazioni umane di ogni sacralità :
ciò ha reso, come per incanto, le pratiche umane meravigliosamente efficienti
ha consentito di porre ogni cosa in commercio, di sviluppare da ogni operazione un’industria.
A un solo prezzo, appunto : che tutto rinunciasse al suo significato.
Ma la natura resiste alla sconsacrazione.”

Giuseppe Sermonti - L’anima scientifica 1982


sabato 27 agosto 2022

Muratore bergamasco

Muratore bergamasco



Altro che Reddito di cittadinanza !

C'é tanta di quella verità in questa divertente esibizione di Bertolino.

Cinquant'anni fa in un cantiere c'erano 10 muratori
e tutti lavoravano agli ordini di un solo architetto.

Oggi servono 5 professionisti
tra architetto - geometra - geologo - ingegnere - commercialista - assicuratore
... tutti da pagare ...
ma in cantiere ci sono soltanto 3 muratori
utilizzati anche per riempire la pancia a tutti i sopracitati.

Ma tutto questo fa parte del progresso. Ovviamente.

Mancanze karmiche

Mancanze karmiche



Ricevuta da " 
un'altra vita " e custodita dal Tempo
È da poco finita una lunghissima Estate.
E ripensandola adesso
sento che mi manca ascoltare il rumore delle onde sbattere contro gli scogli.
Mi manca il poter guardare in due
l’acqua maestosa e cristallina del mare in cui cadere senza bagnarmi.
Mi manca la luce delle albe color pastello da ammirare insieme
e quell'incosciente ma intrepido remare verso il tramonto infuocato.
Mi manca quell’odore di buono del bosco
dove nascondersi 
tra il chiaroscuro di un albero a metà tra ombra e sole.
Mi manca poter sorridere attraverso il viso e il sorriso di un altro.
Mi manca
quel meccanismo misterioso, q
uell’energia improvvisa, quel respiro di speranza.
Mi manca quel battito accelerato dalla percezione di essere in due un'unica persona.
Mi manca poter ascoltare il tempo che passa senza passare
e quell’incertezza che pure mi faceva sentire sicura.
Mi manca trovare nello sguardo che non è il mio, l'animo che mi appartiene.
Mi manca un abbraccio che possa riscaldare i giorni freddi a venire.
Mi manca respirare in due respiri.
Mi manca una danza di anime intrecciate accompagnate dal suono creato dalla vita.
Mi manca muovermi in un ballo lento stretta da mani e spalle più forti delle mie.
Mi manca stare tra tante voci credendo di vivere l’eterno di un abbraccio.
Mi manca la parola divisa per due, diversa, ma uguale.
Mi manca il suono delle parole tenere.
Mi manca lo sguardo attento alla strada tortuosa della mia vita.

Mi manca ...

Mi manchi. 
                                                                                    P.



Il Ricordo

Il ricordo

I
Non te ne andare, ricordo, non te ne andare !
Volto, non svanire così, come nella morte !
Continuate a guadarmi, occhi fissi, come un momento mi guardaste !
Labbra sorridetemi, come un momento mi sorrideste !

II
Ah fronte mia, datti da fare;
non lasciare che si sparga la sua forma fuori del suo ambiente !
Comprimi il suo sorriso ed il suo sguardo, fino a farli divenir mia vita eterna !

III
Sebbene mi dimentichi di me stesso;
sebbene prenda il mio volto, nel soffrir tanto per lui, la forma del suo volto;
sebbene io sia lei, sebbene si perda in lei la mia struttura !

IV
Oh ricordo, sii me ! Tu - lei - sii 0ricordo, tutto e solo, per sempre;
ricordo che mi guardi e mi sorrida nel nulla;
e ricordo, vita con mia vita, divenuto eterno cancellandomi, cancellandomi !

- Juan Ramón Jiménez -

Il malato asintomatico

Il malato asintomatico


Benché la narrazione pandemica
abbia come temi centrali il racconto e l'esibizione della malattia, del dolore e della morte
la sua logica non può prescindere dal contagio degli asintomatici.
Anzi, la logica pandemica è, fondamentalmente, tutta in questa espressione.
Il contagio degli asintomatici è l'orizzonte di ogni discorso pandemico
la cornice in cui s'inserisce ogni altro commento
il principio che fonda ogni comunicazione ulteriore.
A seconda dell'utilità o della convenienza
può essere fatto risaltare, o messo nell'ombra
ma resta il filo rosso della pandemia, il suo basso continuo, la sua vera forza.
Il contagio degli asintomatici ' è ' la pandemia
perché ne è la struttura portante, senza il quale tutto crollerebbe.

La figura del ' malato asintomatico ' ricalca gli stilemi dell'horror classico
 e porta in primo piano il tema del doppio, della mente scissa, della doppia personalità.

Figura ambigua, mutevole, rassicurante e spietata
capace di sorriderti ma anche di ucciderti, buono e malvagio
l'uomo asintomatico è un vero e proprio dottor Jekyll e Mister Hyde
che nasconde entrambi gli aspetti nella quotidianità del suo vivere respirare e camminare.
L'uomo che ti parla nella rassicurante ordinarietà delle piccole cose,
l'uomo che incroci al supermercato e ti chiede di prendergli un prodotto sullo scaffale in alto,
è lo stesso che, l'indomani
potrebbe provocare il tuo ricovero in un reparto di terapia intensiva.
Elegante curato e ' dai tratti fini e regolari ', semplice e banale nel suo presentarsi
 piccolo insignificante e anonimo
nasconde al suo interno la mostruosa deformità del killer psicopatico
che non è neppure consapevole dei suoi atti di morte.
Apparentemente sano, ma portatore di una carica virale distruttiva
inquietante e perturbante
l'uomo asintomatico è figura perfetta per la scenografia pandemica.

W. I.

venerdì 26 agosto 2022

Riccardo Muti

Riccardo Muti

Eleganti bacchettate


Stralcio dall'intervista pubblicata su Avvenire del 28 Marzo 2021
👇

"
Spagna e Russia non hanno mai chiuso le sale, noi sì.
(...)
Queste prolungate chiusure
sono irrispettose di ciò che la cultura rappresenta per l’Italia.
Una volta tanto dovremmo cercare di essere più mediterranei e meno teutonici
e di prendere meno esempio da Germania ed Austria
perché l’Italia
ha una storia e un patrimonio artistico più ricco di qualsiasi altra nazione al mondo.
(...)
Con il ministro della cultura Dario Franceschini ho intavolato un dialogo
ma non basta un ministro ci vuole tutto il governo
è necessaria l’attenzione di una nazione intera
serve una classe dirigente che trovi soluzioni
e occorre che le grandi industrie mettano a disposizione fondi e risorse.
(...)
la gloria dell’Italia è fatta anche dai nostri musicisti e maestranze che sono abbandonati
parlo di uomini e donne, di ragazzi e ragazze che oggi sono letteralmente alla fame.
(...)
Senza la musica, l’arte, la cultura, la società sarebbe più bestiale.
"

Stralcio dall'intervista pubblicata su Cronache-Corriere della Sera del 27 Giugno 2021
👇

" Ottant'anni a breve e mi sono stancato della vita. È un mondo in cui non mi riconosco più.
E siccome non posso pretendere che il mondo si adatti a me
preferisco togliermi di mezzo ... come nel Falstaff, ' tutto declina '.
Ho avuto la fortuna di crescere negli anni 50, di frequentare il liceo di Molfetta
(...)
con professori non severi, severissimi ...
Rimpiango la serietà.
Rimpiango lo spirito con cui Federico II fece scolpire sulla porta di Capua il motto :
'
Intrent securi qui quaerunt vivere puri '
( Entrino sicuri coloro che intendono vivere onestamente )
Questa è la politica dell’immigrazione e dell’integrazione che servirebbe.
(...)
Non so se dopo la morte davvero ci rivedremo in un mondo migliore.
Certo non nei Campi Elisi.
Spero ci sia tanta luce, mi basta che non ci sia la metempsicosi.
Non ho voglia di rinascere ... una vita è più che sufficiente.
 Ho avuto una formazione cattolica.
Ho ammirato molto papa Ratzinger, anche come magnifico musicista.
Non credo nei santini di Gesù biondo.
Dentro di noi c’è un’energia cosmica che ci sopravvive, perché è divina.
(...)
Il lockdown l'ho passato a studiare, ma a parte lo studio, è stato orribile.
La disumanizzazione si è fatta ancora più profonda.
 La mancanza di rapporti umani è terrificante.
Entri al ristorante e vedi al tavolo cinque persone tutte chine sul loro smartphone.
Io non lo posseggo e non lo voglio.
La tv avrebbe dovuto approfittare del lockdown per fare trasmissioni educative.
Invece ... siamo stati invasi da virologi, da sedicenti '
scienziati '
Per me scienziato era Guglielmo Marconi.
La banalità della tv e della Rete, questo divertimento superficiale
la mancanza di colloquio mi preoccupano molto per la formazione dei giovani.
Non sono né di destra né di sinistra, sono tra quelli che tentano di dare indicazioni utili.
Io sono nato uomo libero e tale rimango.
Sono cresciuto con dettami salveminiani, socialista non bolscevico.
Non mi sono mai affiliato a una congrega.
C’è un eccesso di politicamente corretto anche nella musica.
Con il Metoo, Da Ponte e Mozart finirebbero in galera.
Definiscono Bach, Beethoven, Schubert '
musica colonialista ' : ma come si fa ?
C’è un movimento secondo cui dovrebbe esserci un equilibrio
tra uomini, donne, colori di pelle diversi, transgender
in modo che tutte le questioni sociali, etniche, genetiche siano rappresentate.
Lo trovo molto strano.
La scelta va fatta in base al valore e al talento.
Senza discriminazioni, in un senso o nell’altro.
Credo nei viaggi dell’amicizia e della pace.
Non lavori per il successo, la quantità di applausi e articoli
lo fai perché capisci che la tua professione è una missione.
Non ho paura della morte ...
Da ragazzi andavamo la sera al cimitero a vedere i fuochi fatui.
Ho conosciuto l’ultima praefica, Giustina :
raccontava i pregi del morto, disteso sul letto nell’unica stanza della casa
la porta aperta sulla strada, alle pareti la foto del fratello bersagliere o dello zio ardito.
Un mondo semplice e fantastico, che mi manca moltissimo.
Per questo le dico che appartengo a un’altra epoca.
Oggi il mondo va così veloce, travolge tutto
anche queste cose semplici, che sono di una profonda umanità.
Ai miei funerali non voglio applausi.
Sono cresciuto in un mondo in cui ai funerali c’era un silenzio terrificante.
Quando sarà il mio turno, vorrei il silenzio assoluto.
Se qualcuno applaude
giuro che torno a disturbarlo di notte, e nei momenti più intimi
."


E come giga e arpa, in tempra tesa
di molte corde, fa dolce tintinno
a tal da cui la nota non è intesa
così da’ lumi che lì m’apparinno
s’accogliea per la croce una melode
che mi rapiva, sanza intender l’inno.


- Dante -
XIV canto del Paradiso
118 - 123


" ... le memorie nel petto riaccendi ! "


giovedì 25 agosto 2022

La teoria dei Contrari

La teoria dei Contrari


Secondo Eraclito la realtà è costituita da elementi contrari
( caldo-freddo, bene-male, bello-brutto ecc... )
Non esiste un elemento senza il suo contrario
l’uno determina l’esistenza dell’altro
cioè sono inscindibili e interdipendenti.
Il tutto però s’inscrive in una logica superiore
cioè produce un’armonia complessiva che sfugge all’uomo comune.
Egli vuol dire che una razionalità ( logos )
governa tutte le cose che si manifestano come contrari.
Il caos, il disordine, l’assurdità, l’ingiustizia sono solo apparenti :
 la realtà è retta da un logos divino che governa il tutto
determinandone l’armonia, l’equilibrio, la vita complessiva.
Eraclito chiama tale principio divino
... che è immanente a tutte le cose ...
indifferentemente come logos o come fuoco
... intendendo forse ...
con il primo termine la legge universale che regge la realtà
e con il secondo il principio fisico di essa.

Il panteismo di Eraclito

Tale ragione ( logos ) che regge e governa tutte le cose
che si manifestano come contrari ... è Dio
inteso come un’intelligenza soggiacente ( immanente )
a tutto ciò che esiste e a tutto ciò che accade.
 Dio coincide con la realtà ( = panteismo )
la quale perciò non esiste e non funziona a caso
ma esiste ed esisterà sempre
con un ( presumibile, dai frammenti ) andamento ciclico
in cui si alternano fasi di distruzione e fasi di costruzione del cosmo
sempre all’interno della vita del logos divino.

L'eredità di Eraclito

Le tesi di Eraclito
sono state variamente utilizzate ed interpretate nella storia della filosofia
fino ai giorni nostri.
Sia la dottrina del ciclico ed incessante divenire cosmico
... che quella dei contrari ...
saranno riprese da filosofi successivi.
La prima soprattutto dagli stoici
la seconda soprattutto da Hegel
e da tutti quelli ( e sono molti ) che a lui si rifaranno.


" Non troverai mai la Verità
se non sei disposto ad accettare ciò che non ti aspettavi di trovare "

- Eraclito -

Svegli e dormienti
Come dire : se vuoi ottenere un risultato
è preferibile all'occorrenza perorare la causa opposta.

Politica docet !

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Pausa Sponsor


E chi vuol capire capisca

lunedì 22 agosto 2022

Crisi partitiche atemporali

Crisi partitiche atemporali

“ Parliamo, giustamente preoccupati,
di distacco tra società civile e società politica
e riscontriamo una certa crisi dei partiti,
una loro minore autorità, una meno spiccata attitudine a risolvere,
su basi di comprensione, di consenso e di fiducia, i problemi della vita nazionale
(…)
Noi vogliamo corrispondere sì, capendo e facendo,
all’inquieta richiesta della nostra società,
ma ostruiamo poi contraddittoriamente i canali che potrebbero portarne nel partito,
proprio nel partito,
quella carica di vitalità e di attesa che è pure nel nostro paese.
Sicché essa finisce per riversarsi altrove,
mettendo in crisi la funzione dei partiti,
i quali sovente fronteggiano dall’esterno,
senza un’esperienza interiore vissuta del dramma sociale del nostro tempo,
le situazioni che si presentano
e spesso si esauriscono senza autorevole mediazione, nella società civile. ”

- Aldo Moro -
intervento al Consiglio Nazionale DC
18 gennaio 1969

Riguardo l'attualità
meglio stendere un velo pietoso sulle disamine starnazzate
a destra e a manca
dalle mezzecartucce della politica partitica italiota.

Purtroppo i
minus habentes ignorano i loro limiti.
C'erano problemi anche in quegli anni.
Certamente.
Ma l'Italia era ITALIA :
la 4a potenza economica mondiale.

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“ Una delle punizioni che ti spettano per non aver partecipato alla politica
è di essere governato da esseri inferiori ”
- Platone -

L'Istante

L'Istante

Era una mattina nata col vento.
Le onde alte si rompevano in fragorose scrollate, nella risacca color ghiaccio.
Era un mare forte e giocoso, come un cavallo giovane.
I bambini lo affrontavano con urla e risa, si lasciavano sommergere dalle onde,
le attraversavano con grida, ne uscivano trionfanti.
Le schiene abbronzate apparivano e scomparivano nella spuma.
Genitori, nonni, fratelli li controllavano perché non si allontanassero,
nell'aria limpida risuonavano avvertimenti allegri o arrabbiati.
Una bimba uscì piangendo dal mare, a un ordine più deciso e squillante della madre.
Tre ragazzi eccitati
presero la rincorsa per tuffarsi di colpo, e un'onda li rimandò indietro con uno schiaffone.
Un uomo, all'ombra dello spalto bianco di arenaria, osservava con stupore e allegria.
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sabato 20 agosto 2022

Energia e uomini fatti mancare

Energia e uomini fatti mancare

" Quando noi ci siamo messi al lavoro siamo stati derisi,
perché dicevano che noi italiani
non avevamo le capacità né le qualità per conseguire il successo.
Eravamo quasi disposti a crederlo perché, da ragazzi, ci avevano insegnato queste cose.
Io proprio vorrei che gli uomini responsabili della cultura e dell’insegnamento
ricordassero che noi italiani
dobbiamo toglierci di dosso questo complesso di inferiorità che ci avevano insegnato,
che gli italiani sono bravi letterati,
bravi poeti, bravi cantanti, bravi suonatori di chitarra, brava gente,
ma non hanno le capacità della grande organizzazione industriale.
Ricordatevi, amici di altri Paesi : sono cose che hanno fatto credere a noi
e che ora insegnano anche a voi.
Tutto ciò è falso e noi ne siamo un esempio.
Dovete avere fiducia in voi stessi, nelle vostre possibilità, nel vostro domani;
dovete formarvelo da soli questo vostro domani."

- Enrico Mattei -


L'uomo che pur non possedendole
sapeva perfettamente come gestire le risorse energetiche
nell'interesse della nazione.

Perle di saggezza

 Perle di saggezza



Rapporto uomo e divinità

Rapporto uomo e divinità

Confronto culturale

Cultura ebraico-cristiana

Dopo questi fatti, iddio volle mettere alla prova Abramo e lo chiamò : "Abramo ! "
Egli gli rispose : " Eccomi ! "
E dio gli disse :
" Orsù, prendi tuo figlio, l'unico che hai e che tanto ami, Isacco,
e va nel territorio di Moria, e lì offrilo in olocausto sopra un monte che io ti mostrerò
.
"
Si alzò Abramo di buon mattino, mise il basto al suo asino,
prese con sé due servi e Isacco, suo figlio, spezzò la legna per l'olocausto
e partì verso il luogo che dio gli aveva detto.
Il terzo giorno, Abramo alzò gli occhi,
vide da lontano quel monte, e disse ai suoi servi :
" Rimanete qui con l'asino; io e il fanciullo andremo fin lassù;
adoreremo e poi ritorneremo da voi.
"

Abramo quindi prese la legna dell'olocausto e la caricò sulle spalle di Isacco, suo figlio;
prese poi in mano il fuoco e il coltello e s'incamminarono tutte e due insieme.
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venerdì 19 agosto 2022

Flussi e riflussi storici

Flussi e riflussi storici

La storia sociale ed economica del continente europeo degli ultimi 3000 anni
è fatta di picchi e di cadute, epoche di prosperità diffusa e periodi di enormi crisi sociali.
Il XX secolo rappresentò una perfetta sintesi di questi movimenti epocali,
un periodo storico che vide il continente
subire la più grande ecatombe civile durante due devastanti guerre mondiali
seguite da un mezzo secolo di ricostruzione e prosperità
che ha regalato all'Europa occidentale
il periodo di maggior benessere materiale mai sperimentato.

Il modello economico che permise quella prosperità è in crisi da qualche decennio ormai,
la decadenza sociale è evidente e ben percepibile,
ma le generazioni odierne
hanno finora beneficiato di quanto edificato negli anni precedenti.

La conclusione di un tale periodo era quindi naturale e preventivabile.
Quello che non si poteva conoscere con certezza era quale realtà ne avrebbe preso il posto,
quale modello economico e sociale si sarebbe imposto.
E ciò che ancora di più potrebbe sorprendere coloro che osservano
l'alternarsi dei grandi cambiamenti epocali a livello macro-storico
è il modo in cui tale cambiamento sta avendo luogo.

La civiltà europea della seconda metà del XX secolo infatti,
lungi dal seguire il suo corso vitale fino in fondo,
con una lenta agonia in atto ormai da decenni
e che ne avrebbe richiesto altrettanti per giungere a conclusione,
ha scelto di porre fine alla sua esperienza con un eclatante suicidio.

I governanti europei, con le loro scelte
che nulla hanno a che fare con il perseguimento del benessere delle popolazioni
che in teoria dovrebbero rappresentare,
hanno dapprima imposto due anni di provvedimenti folli
che hanno devastato e diviso la società civile,
ed hanno infine dato il colpo di grazia al continente dichiarando una guerra asimmetrica
a quella superpotenza energetica da cui dipende l'intero apparato produttivo europeo.

A meno di improbabili rinsavimenti improvvisi,
è stata ormai dichiarata la fine del sistema economico e sociale
che ha caratterizzato l'Europa nell'ultimo secolo.

Il nostro continente sta per essere ridisegnato, i nostri stili di vita
stanno per mutare con una rapidità che non si era sperimentata
nemmeno all'epoca delle famigerate invasioni barbariche dell'era tardoimperiale.

E chi ha deciso questo suicidio, consapevolmente, non ne subirà le conseguenze
dal momento che sarà la grande massa dei sudditi a soffrirne.
Perché nella storia dell'uomo vi sono alcune costanti :
la grande massa della popolazione
che paga per le scelte dei pochi criminali che gestiscono il potere è una di quelle.

Ma la storia andrà avanti.
Noi stessi siamo i discendenti di generazioni
che affrontarono guerre, pesti, carestie, invasioni ed ogni genere di calamità.

Riemergeremo.

W. I. - C. Brevi


Purché nel frattempo


OGNUNO indossi l'opportuno scafandro

giovedì 18 agosto 2022

Dominare il mondo

Dominare il mondo

Dialogo luciferino

- Come possiamo dominare il mondo ? Miliardi di persone ?
- È facile.
- Lo dici tu.
- No, è veramente facile.
- Non penso :
soggiogare l'umanità, ricorrendo alla costrizione è impresa improba.
- Quale costrizione ? Non serve !
Oggi si possono usare metodi molto più raffinati ed efficaci, anche se la violenza ...
- Quali sono questi strumenti ?
- Ad esempio, la televisione ed il cinema :
con la televisione teniamo gli 
uomini di ogni età e classe sociale
immobili, di fronte ad uno schermo con 
immagini colorate e dinamiche
ipnotizzati da programmi che assecondino i 
loro gusti o titillino i loro bassi istinti.
È intrattenimento :
si definisce 
così perché li tiene e li trattiene in un perenne stato di trance.
- Non tutti sono sedotti dalla televisione : alcuni mostrano interessi culturali ...
- Non è un problema :
noi trasformiamo la cultura in nozionismo o in sterile 
erudizione
ma dando l'illusione che sia sapere.
Sai quanti letterati e 
scienziati trascorrono l’intera vita dietro immani stupidaggini !
- Come ?
- Con la scuola, con le università, centri per il controllo mentale.
In 
questo modo
creiamo pseudo-scienziati e pseudo-intellettuali che disprezzano 
la gente comune
ma che sono solo un po' meno ignoranti della massa, ma 
altrettanto docili.
- Non mi convince : la conoscenza è potere.
Potrebbero diventare pericolosi 
per il Sistema.
- Pericolosi ? In primo luogo
le loro conoscenze sono solo quelle che noi 
consentiamo di acquisire loro.
Inoltre, se compiono qualche passo falso
li corrompiamo o roviniamo la loro carriera, con diffamazioni e calunnie.
- Può darsi
ma qualcuno tra la massa potrebbe prendere coscienza e 
ribellarsi.
- Impossibile !
Noi li riempiamo di cose : ad esempio vendiamo cellulari.
Li 
convinciamo che senza i cellulari la vita è incompleta, infelice.
L'altro 
giorno ho visto un bimbo che avrà avuto cinque anni.
Strepitava e faceva i 
capricci
perché voleva un cellulare, come il fratello adolescente.
È un 
grandioso successo !
- Non tutti hanno il danaro per acquistare questi strumenti o altri.
- Si indebiteranno.
Il danaro è un altro ottimo strumento per controllare le 
persone.
Non è vero che siamo noi ad essere avidi di ricchezze :
noi abbiamo 
già tutto.
Sono loro che non si accontentano mai :
cercano di accumulare 
soldi ed oggetti, per lo più inutili.
Quando si indebitano, li teniamo in 
pugno ancora di più.
Oggi giorno quasi tutti si indebitano :
per un 
appartamento, un'auto, un televisore al plasma, persino una vacanza ...
- Va bene : le maglie sono molto strette
ma, secondo me, qualcuno riesce lo 
stesso a passare.
- Lo escludo nella maniera più categorica. Noi controlliamo tutto :
l'istruzione, la politica, la giustizia, le forze dell'ordine
la 
magistratura, il sistema fiscale, i mezzi di informazione ...
Non si sfugge.
- Questo non significa dominare il cento per cento degli uomini.
- Non è vero.
Anche se qualcuno dovesse pensare in modo libero
noi lo 
possiamo indebolire con i veleni nel cibo, nell'ambiente.
Si ammalerà e non 
ci darà più fastidio :
al limite, se insiste, lo schiacciamo come una mosca.
Per ora bastano le onde elettromagnetiche per stordire le persone
ma presto 
vedrai quali armi useremo ...
- Prima o poi
il rischio è che qualche giudice indaghi e scopra la 
verità ...
- La prendo come una battuta.
Mi sembra, però, che tu non abbia afferrato.
Noi abbiamo creato un ingranaggio perfettamente oliato :
lavoro, denaro, 
consumi, quindi di nuovo, lavoro, denaro, consumi e così via.
È come la 
ruota su cui corre un criceto all’impazzata :
finché non gli scoppia quasi il 
cuore, non si ferma.
La verità ?
La verità è lì davanti agli occhi di tutti, 
ma preferiscono ignorarla :
sono rassegnati, rinunciatari, inerti.
Anche se 
qualcuno dovesse tentare di svegliare i dormienti
questi ultimi 
risponderebbero :
Ma io che ci posso fare ? Che posso fare da solo contro il S
istema ?
- Credo tu abbia ragione.
- Certo che ho ragione e da vendere !
Vedi : chi controlla il denaro controlla 
il mondo, ma noi controlliamo tutto :
noi soggioghiamo anche le menti !
Inoltre siamo molto generosi : diamo le cose ai materialisti;
a chi ha una 
natura più evoluta, elargiamo le religioni, la New age
a chi rivela 
interessi culturali, qualche mostra d'arte
qualche scempiaggine, ma ben 
condita, di Umberto Eco.
Non è vero che siamo indifferenti o spietati :
siamo 
molto benevoli, addirittura pieni di sollecitudine.
- I tuoi argomenti sono persuasivi, ma valgono solo per la civiltà occidentale.
Come si possono dominare i popoli del Terzo e Quarto mondo ?
- Niente di più facile : li teniamo nella miseria più nera.
Se appena osano 
sollevare il capo
fomentiamo conflitti, vendendo armi, così si scannano tra 
loro.
Poi, con la scusa delle vaccinazioni
diffondiamo delle epidemie e 
sfoltiamo un po' il numero di quei primitivi.
Naturalmente, anche se in modo 
diverso
teniamo divise anche le nazioni occidentali
creando finte 
contrapposizioni tra partiti, movimenti, leaders politici
che in realtà sono 
tutti uguali, perché tutti obbediscono a noi.
- Dopo che avremo l'egemonia su tutto il pianeta
e dopo che l'avremo 
distrutto, che cosa otterremo ?
Insomma non capisco il vero fine di questo 
piano di dominio globale …
- È tardi. Vado.
Devo inaugurare la conferenza sulla lotta ai problemi 
globali :
fame, effetto serra, inquinamento, crisi economica, pandemie, 
terrorismo ...
Naturalmente sono problemi che abbiamo creato noi per 
conseguire i nostri scopi.
Che idioti, però, gli uomini ...
Quasi quasi, nel 
discorso inaugurale, svelo tutta la verità.
Tanto non ci crederanno e, se 
dovessero crederci, non capiranno
e, se capiranno, penseranno ad uno 
scherzo.

ZRET

La guerra semantica

La guerra semantica

Prima parte

La guerra semantica è la lotta per il significato delle parole.
Chi possiede le parole - ovvero riesce ad attribuire a un termine
( il significante )
il significato che diventerà comunemente accettato e utilizzato -
vince non solo la guerra delle parole
ma possiede il passato, determina il presente e orienta il futuro.
L’ipertrofia delle immagini
rende oggi più difficile contrastare i cambiamenti di significato
( e non di rado di significante )
di molte parole e concetti.
L’ Homo videns (Giovanni Sartori) vive di immediatezza, di strumentalità
concepisce il linguaggio esclusivamente come mezzo e tende a non porsi domande.
[...]
L’inversione o la semplice modifica delle denominazioni, dell’ordine del discorso
cambia profondamente la psiche umana, confondendola prima di impoverirla.
Lo sapeva un altro gigante dell’antichità cinese, Lao Tze :
più vi sono interdetti e proibizioni, più il popolo s’impoverisce.
Ogni potere
ha l’ambizione di produrre un linguaggio proprio, al quale il popolo si deve uniformare :
è il potere di stabilire, attraverso le parole, il lecito e l’illecito.
[...]
L’obiettivo del potere è dunque la nostra ignoranza
la compressione del nostro pensiero per possederlo, controllarlo
guidarlo, a partire dalle parole che usiamo.
Ne era consapevole George Orwell che inventò in 1984 il personaggio di Syme
il cui compito all’interno del Partito ( il potere… )
è la redazione di un dizionario per dare alla lingua la sua “forma finale”, la “neolingua
[...]
Dell’intuizione di Orwell fanno tesoro i nemici della cultura e della libertà :
senza parole per costruire un ragionamento, il pensiero complesso si fa impossibile.
E anche la dissidenza
alla quale vengono sottratti i termini per esprimere, argomentare, descrivere se stessa.
Juan Ramòn Jiménez, il maggiore poeta spagnolo del XX secolo, così invocava :
" Intelligenza ! Dammi il nome esatto delle cose ! "




mercoledì 17 agosto 2022

L'aquila

 L'aquila

" L'ommini so' le bestie più ambizziose, "
— disse l'aquila all'olmo —
e tu lo sai;
ma vièttene per aria e poi vedrai
come s'impicciolischeno le cose.

Le ville, li palazzi, e li castelli
da lassù sai che so' ?
So' giocarelli.

L'ommini stessi, o principi o scopini,
da lassù sai che so' ?
Tanti puntini !

Da quel'artezza nun distingui mica
er pezzo grosso che se dà importanza :
puro un Sovrano, visto in lontananza,
diventa ciuco come una formica.

Vedi quela gran folla aridunata
davanti a quer tribbuno che se sfiata ?
È un comizzio, lo so, ma da lontano
so' quattro gatti intorno a un ciarlatano.

- Trilussa -

Note per ricordare

Note per ricordare

La felicità di aver vissuto quegli anni irripetibili
è paragonabile alla tristezza di poterli rivivere soltanto nei ricordi


martedì 16 agosto 2022

La lettura

La lettura

Leggere significa pensare con la testa altrui invece che con la propria.
Il furore di leggere libri della maggior parte dei dotti
è una specie di fuga vacui, un fuggire dal vuoto di pensiero dei loro cervelli
che attira dentro a forza sostanza estranea :
per avere pensieri devono leggerli altrove;
come i corpi inanimati, ricevono il movimento solo dall’esterno
mentre coloro che sono dotati di pensiero proprio
sono come i corpi viventi che si muovono da sé.

- A. Schopenhauer -

lunedì 15 agosto 2022

Ferragosto 2022

 Ferragosto 2022

Feriae Augusti


Era il 18 a.C.
quando l'imperatore Augusto decise di istituire questa festa estiva
successivamente posticipata al 15 agosto dalla Chiesa Cattolica Romana
perché coincidesse con la celebrazione dell'Assunzione di Maria.

Sono 2040 anni che celebriamo questa festività.

La nostra storia ... la nostra cultura ... la nostra religione.

Ma Lorsignori tutto questo non lo tollerano
... odiandolo visceralmente ...
facendo di tutto perché le nostre radici siano estirpate
con l'intento di omologarci al pensiero unico nonché apolide.

Ma
più ricordiamo e torniamo ad appellarci a quelle radici
vivendo e difendendo orgogliosamente le tradizioni affidateci in eredità
tanto più saremo pronti a tornare ad essere la grande nazione
culla dell'Occidente e invidiata dal mondo intero.


Buon Ferragosto

domenica 14 agosto 2022

Riflessioni di un medico cristiano

Riflessioni di un medico cristiano


“ Nel mondo c’è un ordine.
Le leggi naturali esprimono i modi di essere delle cose.
Esse sono inesorabili, universali, silenziose ed eterne.”

“ La società moderna ha commesso il grave errore
di sostituire, fin dalla più tenera età 
la scuola all’insegnamento familiare
e vi è stata trascinata
per tradimento delle donne che abbandonano i figli alle governanti
per occuparsi della propria carriera, delle ambizioni mondane
dei piaceri sessuali, delle fantasie letterarie…”

“ Se gli uomini fossero tutti identici
sarebbe possibile allevarli, farli vivere, lavorare in grandi masse, come gli animali;
invece ciascuno possiede la sua personalità
e non può essere considerato un simbolo o un numero.”

“ La civiltà moderna si trova in una dannosa situazione
perché non si adatta più a noi;
essa è stata costruita senza conoscenza della nostra vera natura…
benché costruita per noi, non è stata fatta sulla nostra misura.”

“ In una comunità ‘organismica’ gli individui sono come gli organi del corpo
diseguali per struttura e potenza, ma uguali
in quanto sono tutti essenziali e simili per la perfezione del cervello e dell’anima.”

“ La società moderna
ha commesso l’errore fondamentale di disobbedire all’ascesa dello spirito.
Ha ridotto arbitrariamente lo spirito all’intelligenza.
Ha coltivato l’intelligenza perché questa dà, grazie alla scienza
il dominio su tutte le cose.
Ma ha ignorato le altre attività dello spirito, quali ad esempio
il sentimento morale, il carattere, l’audacia, il senso del bello, il senso del divino.”

“ L’uomo non ha, come l’automobile, un conducente che provveda ai suoi bisogni
poiché i bisogni dell’uomo sono molto più complessi…
sono gli eroi e i martiri che oggi spingono la vita sul cammino misterioso
per il quale si è avviata l’umanità fin dalle origini nell’abisso dei tempi.”

- Alexis Carrel -
1873-1944



L'economista di Voghera

L'Economista di Voghera

E l'oro


In Borsa si perde
gli immobili sono troppo cari ... allora che fai ?
Forse con l'oro ...

Se qualcuno coltivasse ancora qualche illusione
sulla possibilità di capire qualcosa di economia leggendo i giornali
è bene riflettere su queste considerazioni
un po' datate sì ... ma pur sempre attualizzabili.

👇

Mentre le Borse di tutto il mondo scendevano a rotta di collo
l'oro ha conosciuto una stagione straordinaria e, forse, irripetibile.
Nel giro di un paio d'anni
è infatti passato da 250 dollari l'oncia a quasi 400 dollari l'oncia
( adesso è sceso a 350 ).
A che cosa si deve questa fortuna ?
A niente di particolare
se non al fiuto di alcuni operatori e di una certa parte del mercato.
L'oro, infatti, ha la caratteristica di essere l'investimento più inutile del mondo.
Non solo non rende una lira, ovviamente :
non ci sono dividendi sull'oro, e nemmeno guadagni o profitti.
L'oro lo si mette in un posto e lì rimane.
L'unica sua qualità è che non arrugginisce. Ma non basta.
In realtà, investire nell'oro costa.
Se uno ne ha un certo quantitativo
è evidente che può essere imprudente conservarlo in casa
e quindi va messo in un deposito sicuro.
Se i quantitativi sono rilevanti può non bastare una cassetta di sicurezza
ma occorre rivolgersi a una struttura adeguata
fornita di personale specializzato e di sistemi di sicurezza.
Insomma, non solo l'oro non rende niente
ma di solito comporta anche un certo costo per la sua custodia.
E infatti quasi nessuno consiglia ai risparmiatori di investire in oro
proprio perché è una specie di non-investimento :
non rende niente e bisogna pure fargli la guardia.
Eppure, chi in questi anni ha messo soldi nell'oro ha guadagnato, e anche tanto
soprattutto fino a qualche settimana fa :
una crescita da 250 a quasi 400 dollari l'oncia è tanto.
Non è il raddoppio, ma quasi.
E questo, la crescita di prezzo, è in realtà l'unico guadagno che si può fare sull'oro :
non si investe nel metallo giallo perché " rende "
ma perché, se si è fortunati, aumenta di valore.
E chi ne ha comprato tanto può guadagnarci.
Ma come mai nel periodo considerato, gli ultimi due-tre anni
l'oro è aumentato così tanto di prezzo ?
La ragione è una sola, e sempre la stessa da secoli : l'insicurezza generale.
Quando l'economia va male, le Borse crollano, la politica è poco rassicurante
e, soprattutto quando spirano venti di guerra
l'oro riemerge dalle profondità della nostra storia, diventa di colpo attuale
e svolge la funzione per la quale si direbbe che è stato creato : rassicura.
Non a caso in questi anni è esploso, come prezzo, proprio mentre le Borse andavano giù.
I risparmiatori (non tutti, una parte) delusi si sono rivolti all'oro
considerato come il re dei beni rifugio, stabile nel prezzo e non in preda a manager visionari.
In un certo senso, il pregio dell'oro è proprio che nessuno deve fare niente.
Un'azienda rende se i suoi manager sono bravi. L'oro non ha bisogno di manager.
Se in giro i tempi sono incerti e pericolosi
si può stare quasi sicuri che l'oro ( poco o tanto ) andrà su di valore
e, insisto, senza che nessuno faccia alcunché.
Al massimo lo si può spolverare ogni tanto, giusto per il piacere di toccarlo.
Ma allora conviene comperare oro quando le Borse sono incerte ?
In teoria sì, e molti lo hanno fatto.
In pratica, conviene ricordare che
quello dell'oro 
è un mercato molto sofisticato e difficile
molto professionale, si sarebbe detto una volta.
Ma allora ( e la domanda è sempre la stessa )
su che cosa conviene investire in tempi difficili come questi ?
Bisogna avere la pazienza ( e l'intelligenza )
di fare come hanno fatto molti broker anche di livello internazionale
che i " loro " soldi li hanno messi semplicemente sul conto corrente.
Quelli dei clienti li hanno variamente investiti ( e persi, in parte )
ma i loro li hanno tenuti nel portafoglio.
Non hanno guadagnato niente, certo.
Ma hanno evitato di perdere il 30 o il 50 per cento.
E l'oro ?
Lasciatelo agli esperti, anche se fa gola.

- Giuseppe Turrisi -