Suggerimento

Se hai ragione non hai bisogno di gridare.

T. de Chardin :
" Basta che la Verità appaia una sola volta, in una sola mente, perché nulla possa più impedire d'invadere tutto e d'incendiare tutto "

SAPERE AUDE ! ET SI OMNES EGO NON
Quando hai a che fare con un arrogante, tieni ben presente che quello è il primo sintomo della sua ignoranza !

venerdì 30 maggio 2025

Joan of Arc

Joan of Arc

Nel profondo del suo cuore rovente

Una delle canzoni più belle mai create dal cuore e dalla mente di un essere umano.
Giovanna d'Arco è diventata un simbolo per tante persone
grazie al potere delle sue visioni ... della sua fede in esse
e della sua volontà di camminare letteralmente nel fuoco in nome della verità.



Now the flames they followed Joan of Arc
as she came riding through the dark;
no moon to keep her armour bright,
no man to get her through this dark and smoky night.

She said, "I'm tired of the war,
I want the kind of work I had before,
a wedding dress or something white
to wear upon my swollen appetite."
Well, I'm glad to hear you talk this way,
you know I've watched you riding every day
and something in me yearns to win
such a cold and lonesome heroine.
"And who are you?" she sternly spoke
to the one beneath the smoke.
"Why, I'm fire, " he replied,
"And I love your solitude, I love your pride."
"Well then fire, make your body cold,
I'm gonna give you mine to hold, "
saying this she climbed inside
to be his one, to be his only bride.
And deep into his fiery heart
he took the dust of Joan of Arc,
and high above all these wedding guests
he hung the ashes of her lovely wedding dress.
La...
It was deep into his fiery heart
he took the dust of Joan of Arc,
and then she clearly understood
if he was fire, oh she must be wood.
I saw her wince, I saw her cry,
I saw the glory in her eye.
Myself I long for love and light,
but must it come so cruel, must it be so brave?
La...

giovedì 29 maggio 2025

L'asino e l'alta Finanza

 L'asino e l'alta Finanza

Qualche tempo fa Billy comprò da un contadino un asino per 100 dollari.
Il contadino gli assicurò che gli avrebbe consegnato l’asino il giorno seguente.

Il giorno dopo il contadino si recò da Billy e gli disse :
Mi dispiace ma ho cattive notizie: l’asino è morto.
Billy rispose : Allora dammi indietro i miei 100 dollari
E il contadino : Non posso, li ho già spesi

A quel punto Billy si fece pensieroso, poi disse al contadino :
Va bene, allora dammi l’asino morto 
E che te ne fai di un asino morto, Billy ?
Organizzo una lotteria e lo metto come premio

Il contadino gli disse ironico :
Non puoi vendere biglietti con un asino morto in palio
Allorché Billy rispose :
Certo che posso, semplicemente non dirò a nessuno che è morto

Un mese dopo il contadino incontrò di nuovo Billy, così gli chiese :
Come è andata a finire con l’asino morto ?
L’ho messo come premio ad una lotteria.
Ho venduto 500 biglietti a due dollari l’uno e così ho guadagnato 998 dollari
E non si è lamentato nessuno ?
Solo il tipo che ha vinto la lotteria.
E per farlo smettere di lagnarsi gli ho restituito i suoi due dollari. 

Billy attualmente lavora per la Goldman Sachs


mercoledì 28 maggio 2025

Le tenebre del progresso

Le tenebre del progresso

La pulsione diabolica


Gli assatanati del politicamente corretto
vanno stendendo l’elenco dei libri e degli autori proibiti.
Se va avanti così
saremo costretti non solo a leggere di nascosto l’Odissea e la Divina Commedia
le Lettere di San Paolo e il Manifesto di Marx;
ci toccherà l’onere di diventare monaci e di proteggere in nuove abbazie
i frutti della civiltà e il patrimonio culturale plurimillenario
contro la risorgente barbarie oscurantista.

Si narra che i militari cileni, nelle settimane seguenti al golpe di Pinochet
nell’eseguire l’ordine di sequestrare libri marxisti, si fossero imbattuti in testi sul cubismo;
convinti che si trattasse di opere apologetiche della Cuba castrista,
li hanno bruciati tutti.

Si trattò di uno degli ultimi esempi di rogo di libri
di cui è punteggiata la storia dell’umanità.

Se c’è una cosa che tale pratica indica è questa :
è quasi sempre il rito con cui un regime dispotico annuncia il proprio avvento.
👇

Delatore e delazione

 Delatore e delazione


È delatore
chiunque 
per lucro, vendetta personale, servilismo verso chi comanda
... o altri motivi ...
denuncia segretamente agli Enti preposti
... anche in forma anonima ...
fatti di rilevanza politica o giuridica commessi o tentati da altri.

Da cui il sostantivo femminile delazione
... come agile strumento di vendette e facili vantaggi ...
oggi trasformata nella politicamente corretta locuzione
assunzione di responsabilità del cittadino ” 
🔃
Sul finire dell'anno, un delatore travolse il cavaliere romano Clutorio Prisco
già beneficiato da Tiberio con una somma di denaro per un carme famoso
in cui piangeva la morte di Germanico; l'accusa era di aver composto
durante una malattia di Druso, un altro carme che, pubblicato in caso di morte
gli avrebbe assicurato un premio ancora più grande.
Clutorio l'aveva recitato in casa di Publio Petronio
alla presenza della suocera di questi, Vitellia, e di molte donne della nobiltà
per vanità di scrittore.
Di fronte al delatore, mentre le altre, indotte dalla paura
confermarono i fatti con la loro testimonianza
solo Vitellia affermò di non aver udito nulla.
Ebbero, però, maggior credito le accuse di chi gli preparava la rovina
e, su proposta del console designato Aterio Agrippa
venne richiesta per l'accusato la pena di morte.

Tacito Annales
Libro 3 paragrafo 49


martedì 27 maggio 2025

Pomodori destrorsi e deduzioni

Pomodori destrorsi e deduzioni

Ciao F.
[…]
n'é passato di tempo d'allora. Era l'estate 2019.
Nella casa a due piani in cui abitavo, nell’appartamento a piano terra
viveva una coppia di anziani, lui molto malato con vari ricoveri.
Nell'orto davanti casa,
curato da un gentile vicino rumeno, scorgevo il rigoglio delle piante:
sul lato sx vedevo bellissimi ed alti pomodori, melanzane, peperoni
e sotto, in ombra, le fragole..
Sul lato dx c’erano altri ortaggi.
Un tale bellissimo spettacolo mi ispirò a fare delle foto.
[…]
L’autunno l’anziano vicino venne a mancare.
La moglie era molto triste ma più tranquilla.
👇

Il Redentore negativo

Il Redentore negativo

L'anticristo realizza alla lettera l'esortazione evangelica
" amerai il tuo prossimo come te stesso. "

E tuttavia nega contemporaneamente il presupposto dell'amore del prossimo
che nel Vangelo appare nella proposizione che precede la pena citata:
" Ama il signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente."

Senza l'amore di Dio
la proposizione aggiuntiva "come te stesso" si muta nella necessità dell'amore di sé.
Nella comprensione Cristiana
il cammino dell'uomo porta il suo prossimo attraverso il comune creatore di entrambi.

Nell'ambito umano invece non c'è bisogno di questa presunta divagazione,
qui il comando parziale del Vangelo di amare il prossimo
diviene del tutto autonomamente principio fondamentale in base al quale l’amore di sé
è contemplato come parametro per misurare l'amore del prossimo.

" L'anticristo è un uomo che ama il suo prossimo come se stesso,
ma non ha niente da amare più grandemente."

R. Raffalt - L'Anticristo


La dispersione nel molteplice

La dispersione nel molteplice

Proprio questo è difatti il carattere più visibile dell’epoca moderna:
il bisogno di un’agitazione incessante, di un mutamento continuo,
di una velocità sempre crescente
che così riflette quella stessa secondo la quale oggi si svolgono gli avvenimenti.
È la dispersione nel molteplice,
in un molteplice non più unificato dalla coscienza di un qualche superiore principio.
Nella vita comune così come nelle concezioni scientifiche, è l’analisi spinta all’estremo,
il frazionamento indefinito, una vera disgregazione dell’attività umana
in tutti i campi in cui essa può ancora esercitarsi.
Donde quell’incapacità di sintesi, quell’impossibilità di ogni concentrazione
che è così sorprendente agli occhi degli orientali.
Sono, queste, le conseguenze naturali e inevitabili
di una materializzazione sempre più accentuata,
perché la materia è essenzialmente molteplicità e divisione,
ed è anche per questo, diciamolo di passata,
che quanto procede da un simile stato di cose
può solo condurre a lotte e conflitti d’ogni genere, fra i popoli così come fra gli individui.
Più ci si sprofonda nella materia,
più i fattori di divisione e di opposizione si accentuano e si estendono.
Per contro, più ci si innalza verso la spiritualità pura, più ci si avvicina all’unità,
la quale può realizzarsi pienamente solo mediante la coscienza dei principî universali.

- René Guénon -
La crisi del mondo moderno

lunedì 26 maggio 2025

Corpo spirituale e Terra celeste

Corpo spirituale e Terra celeste

Il mondo immaginale:
un mondo esteriore, e che tuttavia non è il mondo fisico

« L’immaginario può essere innocuo, l’immaginale non lo è mai »
- Henry Corbin -

Un libro, questo
che propone una visione del sacro
per trascendere le divisioni culturali e religiose
utile (anche) per capire come funziona l’immaginazione attiva.
Un testo
con cui l'autore ricostruisce una mappa dell’Immaginale
delegando all’organo percettivo dell’immaginazione attiva
la strada per comprendere e seguire gli accadimenti del mondo,
i quali non sono né mito né storia nel senso comune.
È la storia del Malakut, il regno dell’invisibile
( il Malkuth ebraico, la Decima Sefirah, il regno e la luna d’inverno, la Shekhinah dei cabalisti )
ciò che noi denominiamo storia immaginale, una cronaca senza tempo
di paesi e luoghi che compongono una geografia immaginale,
una Terra celeste, la terra degli Angeli, ma anche la terra
dove vivono la maggior parte delle figure e delle parole dell’arte romantica
dai miti agli archetipi.
È la terra reale, la terra della nostalgia, la terra dell’Anima e delle anime,
il luogo dove prospera il daimon greco,
il mundus cereris della tradizione romana.
È la terra delle visioni,
delle realtà che non hanno niente a che fare col mondo fisico,
né con quella che registra la cronaca e con cui si fa storia,
poiché nel mondo immaginale,
l’accadimento trascende ogni materializzazione storica.

Morite, morite

Morite, morite

Morite, morite, di questo amore morite,
se d’amore morirete, tutti Spirito sarete !

Morite, morite, di questa morte non paventate,
da questa terra su volate e i cieli in pugno afferrate !

Morite, morite, da questa carne morite,
non è che laccio la carne, e voi ne siete legati !

Prendete, prendete la zappa per scavar la prigione !
Spezzato che avrete il muro, sarete principi, emiri !

Morite, morite davanti al sovrano bellissimo:
morti che avanti a lui sarete, sarete sultani e ministri !

Morite, morite, uscite da questa nube
usciti che ne sarete, Luna lucente sarete !

Tacete, tacete, il silenzio è sussurro di morte;
tutta la vita è in questo: siate un flauto silente.

- Rumi -


Questi versi non si possono leggere soltanto una volta.
 Non si possono leggere
e poi tornare a fare la vita di prima facendo finta di nulla.

sabato 24 maggio 2025

Matematica spirituale

 Matematica spirituale

La tensione verso l' " illimitato " a cui ci avviciniamo
attraverso la razionalità del calcolo
e la creatività di scrittori, pittori, filosofi e musicisti.

È questa la sintesi che può cogliersi nella nuova edizione del libro
L'Infinito del prof. Antonino Zichichi - Ed. Il Cigno

Nella realtà del mondo fisico, nulla parla d'Infinito:
ogni cosa è numerabile, persino i granelli di sabbia presenti sul pianeta;
magari con cifre inconcepibili, impronunciabili,
ma che esprimono pur sempre una quantità finita.
Eppure, dall'inizio dei tempi, l'uomo aspira a conquistare l'Infinito,
spera di arrivare a "sentirlo".
È qualcosa che affascina il suo intelletto.
La matematica, la filosofia, la poesia, persino la pittura,
per secoli e secoli hanno rivelato questa aspirazione.
Ebbene, l'Infinito esiste,
e questo libro è un viaggio verso la sua conoscenza
che ha il sapore di una favola antica, la semplicità di un mito,
il rigore espositivo di un libro di scienza.

E se è vero ( e lo è ) che la grandezza di uno scienziato
si misura dalla sua capacità di spiegare cose complicate con parole semplici
( così da potersi far capire dai " profani " )
allora il prof. Zichichi è da considerarsi un gigante della divulgazione !

E a ruota, a seguire, Branduardi per la musica.
« Per ogni matematico c’è un senso d’infinito
nel dar la caccia ai numeri già sfuggenti di per sé »


venerdì 23 maggio 2025

Il grande esempio da non dimenticare

Il grande esempio da non dimenticare

Falcone & Borsellino



Due vite intrecciate ... lo stesso destino.

Due interpreti della Giustizia e servitori di quello Stato
custode dei valori fondamentali della Costituzione repubblicana.

I Sette Sermoni ai Morti - 4

I Sette Sermoni ai Morti - 4

Carl Gustav Jung


Sermone IV°

I morti invasero il luogo mormorando e dissero:
" Parlaci degli dei e dei demoni, maledetto ! "

Il Dio sole è il massimo bene, il demonio è l'opposto, perciò voi avete due dei.
Ma ci sono molte cose alte e buone e molti grandi mali,
e tra questi vi sono due dei-demoni;
uno è 
QUELLO CHE BRUCIA, l'altro è QUELLO CHE CRESCE.

Quello che brucia è EROS, in forma di fiamma. La fiamma dà luce consumandosi.
Quello che cresce è l'ALBERO DELLA VITA.
Esso germoglia ammassando nel crescere materia 
vivente.

Eros s'infiamma e muore, invece l'Albero della Vita cresce lento e costante
per tempi incommensurabili.
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giovedì 22 maggio 2025

L' idiota (Dostoevskij) - Scena finale

L' idiota (Dostoevskij)

Scena finale


[...]
Oltre a ciò s’era lasciata abbindolare da un certo famoso gesuita.
La colossale fortuna del conte,
provata con documenti irrefutabili ad Elizaveta Prokof’evna e al principe Šč.,
era sfumata nella regione dei castelli in aria.
Per colmo di misura, sei mesi dopo le nozze,
il conte e il suo amico gesuita erano riusciti a seminar zizzania tra Aglaja e la famiglia,
fino al punto che da più mesi non si vedevano.
Insomma, molto ancora ci sarebbe da narrare;
ma Elizaveta Prokof’evna, le figlie e anche il principe Šč.
erano già così atterriti da tante enormità,
che avevano paura di accennare, anche lontanamente, ad alcuni fatti,
nei loro discorsi con EvgenijPavlovič,
sebbene lo sapessero informato di tutta la disgraziata storia di Aglaja.
La povera Elizaveta Prokof’evna era sempre impaziente di tornare in Russia,
e, secondo la testimonianza di Evgenij Pavlovič,
criticava con indignazione tutto ciò che all’estero si faceva. 
« Nemmeno il pane sanno cuocere a dovere,
e d’inverno tremano dal freddo come sorci in un sotterraneo », diceva.
« Almeno qui, su questo povero malato, ho potuto piangere da russa »,
soggiungeva, accennando al principe, che non la riconosceva nemmeno.
« Basta ora con le esaltazioni; è tempo di metter giudizio.
Tutto questo vostro estero, questo decantato Occidente, questa vostra Europa,
non sono che fantasia; e tutti noi, all’estero, non siamo che fantasia...
Tenete a mente le mie parole, e vedrete ! »
conchiudeva quasi irritata, accomiatandosi da Evgenij Pavlovič.

mercoledì 21 maggio 2025

Conoscenza intuitiva

Conoscenza intuitiva

Spesso
le persone meno istruite sono " più sveglie " di quelle laureate.

Anche se non hai lauree da far valere, non svalutarti mai
perché nella conoscenza dei fatti
esistono connessioni diverse non dipendenti dall'istruzione ricevuta.

giovedì 15 maggio 2025

The Experiment

The Experiment


" The Experiment " di Oliver Hirschbiegel
è un film su uno degli esperimenti psicologici più controversi della storia,
il celebre " Esperimento carcerario di Stanford "
condotto dal Professor Philip Zimbardo nel 1971.

In breve, 24 studenti universitari, definiti mentalmente sani,
furono selezionati e assegnati casualmente ai ruoli di "guardie" o "prigionieri"
in un carcere simulato
 allestito nel seminterrato del dipartimento di psicologia di Stanford.
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Cronaca nera

 Cronaca nera

Spettacolarizzazione volgare del dolore e della sofferenza altrui,
talvolta strumentalizzata a fini politici od ideologici,
sapientemente divulgata dai professionisti dell'informazione.

Riverberi

Riverberi


Brano musicale consigliato come sottofondo alla lettura



Nell’amore la verità è sempre timida
finché non la sorprendi
nel momento in cui è intenta a fissarti.

Quale poetico riverbero
riecheggia nel canto di un cuore che scruta ?

La stanza respira presenze, sussurrando segreti
a me, che non visto, osservo nello specchio da lontano.

Quel luogo non è soltanto una stanza,
ma un caleidoscopio di suoni silenziosi
che ricordano percorsi nervosi di cognizione vissuta.

Intervallata dall'eccitazione, la mediocrità di lui
adombra i rammenti di un altro tempo,
di un altro sé, di un altro luogo.
Di chi erano loro e chi… nel tempo sono diventati.

Lei, musa riflessiva che in quel riverbero contemplo,
con segnali non verbali
sembra ancora invocare la mia persuasione.

Consapevole della sua disarmante bellezza,
mi sento l’amante prezioso.

Dedizione ineffabile
che si riversa in certezza di versi lecitamente sentiti.

Nonostante l’intrusione metafisica riflessa
i sussurri di Venere 
diventano sconfinamento attraverso sacri giardini
... dove la sua invocazione ...
è resa 
come respiro nel giorno ed espiro nella notte.

Al'An

lunedì 12 maggio 2025

Perché

Perché 


Perché di tanti minuti
Muoviamo il passo - Proprio in quello ?
Di tanti cibi e di libri - Di case e paesaggi
 Scegliamo proprio quelli - E non altri ?
Perché proprio questo
Possiedo nell' instante - In cui me lo chiedo ?
Cosa muta il dipinto - Di cui son pittore e disegno,
Nell' istante in cui me lo chiedo ?
Cosa ama in me - La donna che vedo parlare
E cosa muove il suo sguardo
E il suo pensiero dentro di me ?
Unghie colorate di tinte - Scelte fra molte,
Capelli lunghi e corti - Alti stivali e ciabatte,
E poi oltre,
In ogni cosa vivente - Con essa vive una scelta,
Che sceglie invisibili azioni
Alle palpebre spente.

- Nikòlaos -

Cos'é la Musica

Cos'é la Musica


La più bella descrizione che io abbia mai letto di cosa sia 

La Divina Commedia
Paradiso - Canto XIV

[...]

118 - E come giga e arpa, in tempra tesa
di molte corde, fa dolce tintinno
a tal da cui la nota non è intesa,

121 - così da’ lumi che lì m’apparinno
s’accogliea per la croce una melode
che mi rapiva, sanza intender l’inno.


Parafrasi
E come la viola e l'arpa, facendo vibrare le corde tese,
producono un dolce suono anche per chi non distingue le singole note,
così dai bagliori che mi apparivano
si raccoglieva nella croce una melodia che mi rapiva,
anche se io non ne intendevo l'inno.

Borsa della resilienza europea

Borsa della resilienza europea

Il piano dell'Unione Europea in caso di guerra :
« I cittadini preparino una "borsa della resilienza"
con 10 cose per sopravvivere 72 ore. »


La borsa della resilienza.
Già divenuto insopportabile ai tempi del Covid,
questo termine è diventato un codice di riconoscimento dell'ideologia post-umana.
No, la resilienza non è una caratteristica della persona,
è un segnale di fumo per dire che dove è usato questo termine
c'è sotto il fuoco che brucia la dignità e il valore di ciascuno di noi.
Non esiste alcuna "borsa della resilienza", perché la guerra folle che hanno in mente
è il solito, e forse peggiore, orrore tragico
che semina solo lutti e rancori e odii per guerre future.
Altro che resilienza.

- p. Antonello Iapicca -
(sacerdote e missionario)

A Bruxelles pianificano strategie al riguardo
dimenticandosi di consultare la genialità del popolo italico
che avrebbe ben altre proposte da suggerire per il suo contenuto.

Parole contro

Parole contro

Nonostante sui media si disquisisca sulle tante motivazioni
riguardo la scelta del nome adottata dal nuovo Pontefice
... nessun media ...
richiama queste parole di Leone XIII contro la massoneria.

" Varie sono le sètte che,
sebbene differenti di nome, di rito, di forma, d'origine, essendo per uguaglianza di proposito
e per affinità de' sommi principi strettamente collegate fra loro,
convengono in sostanza con la setta dei Frammassoni, quasi centro comune,
da cui muovono tutte e a cui tutte ritornano.
Le quali, sebbene ora facciano sembianza di non voler nascondersi,
e tengano alla luce del sole e sotto gli occhi dei cittadini le loro adunanze,
e stampino effemeridi proprie, ciò nondimeno,
chi guardi più addentro, ritengono il vero carattere di società segrete.

Imperocché la legge del segreto vi domina e molte sono le cose, che per inviolabile statuto
debbonsi gelosamente tener celate, non solo agli estranei, ma ai più dei loro adepti:
come, ad esempio, gli ultimi e veri loro intendimenti; i capi supremi e più influenti;
certe conventicole più intime e segrete; le risoluzioni prese, e il modo ed i mezzi da eseguirle.
A questo mira quel divario di diritti, cariche, offici tra' soci;
quella gerarchica distinzione di classi e di gradi, e la rigorosa disciplina che li governa.

Il candidato deve promettere, anzi, d'ordinario, giurare espressamente
di non rivelar giammai e a nessun patto gli affiliati, i contrassegni, le dottrine della setta.
Così, sotto mentite sembianze e con l'arte d'una continua simulazione,
i Frammassoni studiansi a tutto potere di restare nascosti,
e di non aver testimoni altro che i loro.
Cercano destramente sotterfugi, pigliando sembianze accademiche e scientifiche:
hanno sempre in bocca lo zelo della civiltà, l'amore della povera plebe:
essere unico intento loro migliorare le condizioni del popolo,
e i beni del civile consorzio accomunare il più ch'è possibile a molti.
Le quali intenzioni, quando fossero vere, non sono che una parte dei loro disegni."

Leone XIII
Humanum Genus - 1884

Il mortale immortale

Il mortale immortale

Audiolibro


Un uomo, nel giorno del suo trecento-ventitreesimo compleanno
decide di raccontare la sua vita, ma soprattutto, come è diventato immortale,
e domandandosi se lo sia davvero, o se in qualche maniera, prima o poi,
riuscirà a chiudere gli occhi, per non riaprirli più.

domenica 11 maggio 2025

La madre

La madre

Vi è un nome soave in tutte le
lingue, venerato fra tutte le genti.
il primo a che suona sul labbro
del bambino con lo svegliarsi
della coscienza. l’ultimo che mormora
il giovinetto in faccia alla morte;
un nome che l’uomo maturo e il vecchio
invocano ancora, con tenerezza
di fanciulli, nelle ore solenni della vita,
anche molti anni dopo che non è più
sulla terra chi lo portava; un nome
che pare abbia in sé una virtù misteriosa
di ricondurre al bene. di consolare e
di proteggere. un nome con cui si dice
quanto c’è di più dolce. di più forte.
di più sacro all’anima umana.
la madre.

- Edmondo De Amicis -

sabato 10 maggio 2025

Profumi o nausee

Profumi o nausee

Se avete messo un fazzoletto in una scatola profumata
quando lo riprendete, dopo qualche tempo,
sarà anch'esso profumato.

Ebbene, sappiate che avviene lo stesso con la vostra vita psichica:
essa si impregna delle emanazioni
di tutti gli argomenti nei quali avete l'abitudine di immergervi,
e se quegli argomenti sono nauseabondi,
non stupitevi se un giorno le stesse vibrazioni emaneranno da voi.

Non prendete alle leggera ciò che vi dico:
si tratta di leggi che bisogna conoscere e saper applicare.

Fate quindi attenzione ai libri che leggete,
ai film e agli spettacoli che guardate e alle conversazioni cui partecipate,
perché nulla di tutto ciò resta senza conseguenze.

Fate lo sforzo di interessarvi di temi profondi, educativi,
anche se per il momento superano la vostra comprensione totale. "

O.M. Aivanhov

Pene animiche e virtù

Pene animiche e virtù


In virtute posita est vera felicitas.
Nella virtù è posta la vera felicità.
Seneca - De vita beata, XVI, 1


Giunto al compimento del suo atto essenziale, un ente è completamente felice.
Nell’uomo,
composto di animo, anima e corpo, si riduce tutto all’animo, il vero essere permanente.
La pena che l’anima sperimenta è la “pena di esistere”, dello stare fuori dall’Essere,
nella quale è presente la tensione, il moto psichico alla ricostituzione nell’Essere.
Questa pena non è quiete, ma inquietudineè esperienza del limite psichico,
della finitudine dell’attività dell’anima,
della mancanza della piena fruizione della Luce del Vero, dell’Essere Divino.
Da questa privazione nasce la “ tristitia ” fondamentale.
Le diverse religioni, che procedono dalle origini paradisiache
e conservano la memoria della perdita della perfezione,
hanno costituito le diverse vie per il recupero della beatitudine integrale dell’anima,
consentendole di liberarsi dalla soggezione alla malia della dimensione psichica distintiva
e dalla pena della esistenza.
La società postmoderna
è il prodotto finale dell’alienazione dell’anima dall’Essere Divino
e dalla vita religiosa che conduce ad Esso,
perciò non può che produrre l’annientamento dell’anima
nell’inquietudine abissale della materia tenebrosa,
il cui desiderio, completamente vuoto e vano,
porta al non essere e all’illusione cosmica integrale.